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News dal Festival di Cannes 2004
19 maggio: Presentato ieri sulla Croisette il nuovo film di Michael Moore, Fahreneit 9/11, seguito da quello che è stato definito uno dei più lunghi applausi della storia del festival.
Ben 15 minuti di ovazione per questa pellicola anti-bush.



12 maggio: Apertura ufficiale oggi del festival di Cannes 2004, con il film del regista spagnolo, La mala Education, ma non è solo questo che imperversa sulla croisette.
Infatti sembra che sia moda ormai avere proteste e scioperi ad ogni manifestazione mondana e culturale di una certa caratura, Cannes non fa eccezione dato che sembra ci sarà una manifestazione dei precari dello spettacolo.
Nonostante tutto però si respira già il clima festivaliero, anche se sotto un po’ di pioggia ed un tempo che non annuncia nulla di buono.
Stasera, quando la madrina del festival Laura Morante, varerà ufficialmente l’apertura si passerà al via proprio con il film di Almodovar che sarà accompagnato dalle sue star, Gael Garcia Bernal e Fele Martinez.
Dalla conferenza stampa, emerge che Almodovar ha una personale visione, come ovvio, del proprio film:
“L’aspetto più personale del mio film è il modo in cui esso viene raccontato. A monte di questo c’è una conoscenza del film a livelli diversi, la storia di una scuola religiosa del 1960 e nella libera Madrid degli anni ’80, il fatto di ambientare il film con una salto temporale di 20 anni mi mette ad una certa distanza da esso e ciò che accade nel film a me non è mai accaduto.”
E continua poi parlando della religione:
“Il mio film non è anti-clericale, non avrei mai fatto un film anticlericale, in Spagna, il peggior nemico della chiesa è la chiesa stessa.
Personalmente, ho sempre avuto una passione per la liturgia cattolica, non credo in Dio, ma credo in queste cerimonie.”
Aggiunge poi che aprire il festival, anche se non è in competizione, è per lui già un premio e si lancia in un discorso sui film noir:
“Ho un grande amore per i film noir, in Spagna non abbiamo la tradizione per questo genere di cinema…per me il cinema noir è una visione dell’aspetto malvagio della natura umana, e proprio questo è quello che mi interessa maggiormente: la malvagità.
Amo quando il diavolo si impadronisce degli attori”
Anche l’attore Garcia Bernal, esprimendosi sul lavoro di Almodovar per cui ha recitato si esprime in questi termini:
Ogni cineasta ha le sue caratteristiche, ma Pedro è in qualche modo un creatore dei suoi personaggi, sa quello che vuole e cerca una complicità con gli attori, non ho ma trovato questo in un altro regista…”